venerdì 20 febbraio 2009

Fantasmi di spiaggia...

Istintivamente portò le mani al ventre. Pensava a quella piccola creatura che cresceva dentro di lei e a quell’altra, che giaceva su quel drappo, ormai priva di qualsiasi speranza. Le lacrime le scorrevano sul viso inarrestabili mentre si dondolava avanti ed indietro, cercando di arginare lo shock , il dolore e quel senso di colpa per aver anche solo pensato di negare la vita a suo figlio. Le occorse molto tempo per riprendere il controllo di sé e fermare il pianto e, quando finalmente fu di nuovo in grado di ragionare, allungò la mano e raccolse il documento che prima aveva trascurato.
Le mani le tremavano così tanto che non riusciva a concentrare l’attenzione sul sigillo che vi era apposto sopra. Depose di nuovo il documento sul letto e si avviò verso la finestra. La spalancò ed accolse l’aria fredda che invase la stanza quasi fosse una benedizione. Fu come prendersi uno schiaffo in faccia tanto era fredda, ma l’accolse benevolmente perché era ciò di cui aveva bisogno adesso. Rimase per un po’ ad osservare il roseto liberando la mente da tutti quei pensieri confusi e si lasciò incantare da quel cielo blù cobalto spruzzato di stelle. Com’era diverso adesso da quelle serate d’estate quando, tra le braccia di Jess, inseguiva le stelle legando ad ognuna di loro un sogno.
Dov’era adesso tutta quella allegria, quella gioia e quella fiducia nel futuro. Sembrava che Jess se le fosse portate via dentro il suo zaino….ormai così lontane da lei.

giovedì 19 febbraio 2009

See

See è bellissimo questo episodio....lo sento così come tu lo hai vissuto e lo hai descritto!!!Sarà perchè come te amo questa terra che non offre niente ma....offre tutto quello che amo!
Grazie See!
Un bacione


p.s.: Sto nicchiando...ma la parte che voglio scrivere adesso è quella centrale della storia, quella che deve dare un senso a tutto quanto ed un ruolo preciso a tutti i personaggi che fino ad ora abbiamo incontrato....e poi....ancora più difficile....una lettera....
Devo solo trovare il tempo di allontanarmi per un pò da tutto e tutti e sentire salire le emozioni dentro di me....ma tu come sempre mi hai allungato la mano! Sei incredibile!

Fantasmi di spiaggia...

Uscì dall' acqua e, la fredda giornata invernale, si fece sentire in tutta la sua intensità. Corse verso il mucchio di roba che aveva lasciato sulla vecchia ringhiera di legno dello stabilimento balneare ed inizio a sfregarsi vigorosamente con l'ormai inseparabile asciugamano. Le poche persone che passeggiavano sulla spiaggia, imbacuccate nei loro piumini e giacconi, vedendolo uscire dall' acqua pensarono che doveva essere matto da legare. Rivestitosi in fretta, rimase immobile al tepore del sole invernale e, automaticamente, nella sua mente apparve l' immagine di Mady mentre entrava nella sala di incisioni; con il suo carico di speranze e di paure. Aveva voglia di vederla e di stringerla a sè. Sorrise ed un bambino che stava passando lo guardò e si fermò davanti a lui dicendogli: "Ciao signore, hai la barba bagnata!" . Lui si mise a ridere, mentre la madre stava richiamando il piccolo, brontolando che non avrebbe dovuto allontanarsi da lei. "Mady chissà cosa starà facendo in questo momento?" pensò fra sè. "Chissà se avrà avuto il coraggio di dire al " Vecchio " della Sua impresa musical-canora'". Più pensava a lei e più avrebbe voluto rivederla ma, quello scoglio dove era nato e cresciuto, lo teneva legato a sè come un'edera al proprio albero e, lui, non faceva nulla per liberarsi da questo vincolo di amore-odio verso la sua terra. Si amore e odio che forzatamente convivevano dentro di lui; non si potevano provare mezze emozioni per tutto quello che lo circondava e sorrise incamminandosi verso casa.


edito da : Anonimo